«Indaco»: color Palamaro

Galeotto fu il canotto e benedetto fu il traghetto.. che domenica pomeriggio ci ha costretti a Ischia per “posti esauriti”!

Domenica sera, cena a Lacco Ameno, destinazione «Indaco»: quasi a dire a casa di Pasquale Palamaro (il protagonista di Luglio sul nostro Calendario F&F -ndr-).

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Eh sì, perché il piccolo gioiello che all’Albergo della Regina Isabella chef Palamaro ha iniziato nove anni orsono non è solo il pupillo di tutta la sua ristorazione nel lussuoso 5 stelle, ma è il luogo di eminenza dove il giovane cuciniere pensa e vive il suo miglior tempo professionale e ricuce incontri, materie, dettagli, metodi e ricette che raccoglie in giro per il globo.

Con 26 anni di esperienze da Ischia Porto a Roma, l’Italia, l’Europa e l’Oriente, alla corte di Anthony Genovese o Cannavacciuolo, Pasquale ha l’aplomb dello stellato di rango ma il piglio vissuto e cordiale di chi è cresciuto nell’Isola Verde.

La sua degustazione va ascoltata e poi assaporata prima con gli occhi, poi con l’olfatto e infine soddisfa il palato lasciando una sensazione di ..sorriso: una gratificazione che assolve prima i sensi e poi lo spirito.

Lui il mare ce l’ha dentro e sa raccontarlo e cucinarlo con sagacia e passione in ogni goccia, briciola, vapore e persino decoro, dalle materie alle cotture, dagli abbinamenti al servizio, dalle originali mise en place alle carte menù in perfetto boat-style.

Ad hoc il pairing col crescendo di freschezze e acidità nei vini isolani (a parte il prosecco millesimato d’entree), che il sommelier Tommaso Mascolo ci ha a mano a mano proposto.

Alcune pietanze iconiche di Palamaro e Indaco:

Aculei di mare: un riccio a base di tartare di ricciola, capelli d’angelo al nero di seppia fritti, spuma di patate con gocce di olio e limone.

Alici oro: coniugazioni, consistenze e cotture differenziate del più popolare pesce azzurro con oro edibile.

Cappelunghe Green Island: cannolicchi con katsuobushi su una crema di scarole spalmata a forma di Ischia, maionese alle alghe e olive taggiasche con zenzero e pomodoro secco.

Pezzogna e foie gras con crema di carote e Martini e uva marinata in acqua di mare.

Dessert marinaro: alghe caramellate, coralli e caviale, “salvagente” gelato e conchiglie, sassi di cremoso e in chiusura una perla di freschezza.

La mia sequenza completa di foto può descrivere l’euforia creativa dello chef, ma il benessere del degustarla val bene una lenta cena da Indaco.

 

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..Ripartiti la mattina seguente con un bagaglio dell’anima in più e una piacevole voglia di tornare presto!

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di Salvio Parisi

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