Gio Ponti a Napoli // “L’Italia l’han fatta metà Iddio e metà gli Architetti!”

“Non è il cemento, non è il legno, non è la pietra, non è l’acciaio, non è il vetro l’elemento più resistente. Il materiale più resistente nell’edilizia è l’arte.”

 

Architettura, design e arte: in una parola Gio Ponti.

Razionale, eclettico, essenziale, visionario, elegante, innovativo: un simbolo intramontabile di eccellenza del design italiano.

Coevo e padre dei grandi nomi dell’architettura mondiale di ieri e di oggi: Vico Magistretti, Achille Castiglione, Gae Aulenti, Renzo Piano, Alessandro Mendini, Ettore Sottsass, Jean Nouvel, Gaetano Pesce, Alvar Aalto, David Chipperfield, Massimilano Fuksas, Philippe Starck, Santiago Calatrava, Zaha Hadid, Patricia Urquiola..

Ponti ha ideato, insegnato e divulgato una personalissima e intramontabile coniugazione tra classicità e modernità.

Base a Milano, sin dagli anni ‘30 una produzione di mobili d’élite con Domus Nuova (per la Rinascente), poi fonda e dirige per anni Domus, l’autorevole rivista di architettura e interni, ed è art director di Fontana Arte per cui crea tavoli e lampade memorabili.

“Superleggera” di Cassina resta il suo primo cult che egli stesso ha definito “una sedia normale, leggera, sottile e conveniente”.

Quando nel 1953 l’ingegner Roberto Fernandes, capostipite dell’odierno Royal Group, si rivolse proprio a Gio Ponti per affidargli il disegno e gli arredi interni dell’Hotel Royal di Napoli, contava proprio sul suo genio.

Il gruppo dagli anni ’60 ha griffato prestigiose strutture alberghiere come il Parco dei Principi di Sorrento e l’omonimo hotel di Roma, il Royal, poi il Continental e il Santa Lucia, il Mediterraneo e l’Oriente a Napoli, lo Splendide e l’Eden a Lugano, l’Hilton a Milano, il Flora a Roma. Oggi al Royal Continental di Napoli, il Parco dei Principi e La Residenza a Sorrento si affiancano nel gruppo l’Ambasciatori Palace di Roma, A’ Pazziella a Capri e il Relais Regina Giovanna a Sorrento.

All’epoca Ponti applicò alla struttura alberghiera progettata da Ferdinando Chiaromonte, il principio secondo cui “ogni mobile, pur essendo sempre funzionale, deve interessare la fantasia di chi lo disegna e di chi lo guarda”.

Mobili sospesi, straordinari comò a tre cassetti e sagome a rilievo, toelette metafisiche con specchi circolari orientabili, pareti attrezzate con mensole alternate a cassetti asimmetrici: acero frisé, olmo, noce sbiancato, mogano rigato e radica di noce.

Fascino vintage, comfort ed eleganza in 24 camere al “Piano Gio Ponti” del Royal Continental, interamente dedicato a celebrare la creatività dell’architetto.

Noi di F&F abbiamo ambientato proprio nella suite 152 le immagini di giugno/caffè e settembre/sfogliatella del nostro Calendario 2014 “Itinerario Gastronomico Raccomandato”.

 

 

di Salvio Parisi e Mario Ioimo

1 Comment
  • Alberto pozzato
    luglio 4, 2014

    DIREI CHE MOLTI ARCHITETTI L’HANNO PURE DISTRUTTA QUESTA NOSTRA ITALIA…

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