MARINELLA: CENTO ANNI DI BUON GUSTO // Intervista a Maurizio Marinella

In Riviera di Chiaia a Napoli, angolo Piazza Vittoria, cento anni fa Eugenio Marinella iniziava quello che nei suoi Mosconi sul Mattino Matilde Serao definì come un angolo di Londra a Napoli, dove lui vendeva “roba rara di qualità”.

Poi il figlio Luigi, detto Gino, ha fatto della più celebre e piccola bottega del centro città (ex “Caffettuccio” nella piazza) un salotto dove al lavoro sartoriale si affianca tutt’ora tanta cordialità, charme e relazioni umane.

Oggi Maurizio Marinella, terza generazione.

Negozio, show room e laboratorio praticamente attigui: si apre alle 6.30.

Sono le 9.00 e lui ci incontra per raccontarci che il 26 Giugno a Palazzo Reale in Piazza del Plebiscito si celebrerà questo illustre anniversario con ospiti e clienti di assoluto riguardo.

 

A vent’anni hai riscosso il tuo primo credito presso il nonno proponendo i golf azzurri e gialli (fino ad allora solo blù, marrò e verde scuro), poi per passione della materia hai rinunciato alla pallanuoto e hai messo nel cassetto la laurea in Economia e Commercio.

Nel corso degli anni sei arrivato alle boutiques monomarca di Milano, Lugano, Londra, Tokyo e Baku (in Azerbaijan) oltre ai punti vendita esteri di New York, Parigi e Ginevra.

Vorrai passare questo prestigioso testimone a tuo figlio?

“Anche Alessandro studia Economia e Commercio alla Federico II e, certo, si occuperà dell’azienda. E’ in cantiere con lui la quarta generazione di Marinella.”

 

La tua filosofia di territorialità e artigianalità sottolinea attenzione nel retail diretto, cura sartoriale nella personalizzazione e oltretutto esclude l’e-commerce.

E’ per questo che qualche anno fa hai detto no a Donald Trump che voleva Marinella nella sua Tower sulla Quinta Strada di New York?

“Con gli anni ho dovuto cedere all’internazionalizzazione del nostro brand. Rifiuti, mozzarella e terra dei fuochi hanno gettato troppe ombre sulla nostra città, che invece vive di luce, storia e cultura. Spesso dico che non sono nato a Napoli, ma ..a Piazza Vittoria! Credo e vivo di passione ed emozioni quotidiane: mi sveglio ogni mattina alle 5.30, non amo auto, moto o barche e quando sono giù faccio un giro dietro la Colonna Spezzata sulla spiaggia davanti al golfo, che mi offre albe e tramonti davvero poetici..”

 

Sul vostro storico “libro delle firme” generazioni di reali, celebrity, statisti e politici.

Da Totò, Vittorio De Sica, Edoardo De Filippo, Marcello Mastroianni, Luchino Visconti, Gianni Agnelli, ai Kennedy, Ranieri e Alberto di Monaco, Aristotele Onassis, i Savoia, Re Juan Carlos, Francesco Rosi, Giulio Andreotti, Ettore Scola, Francesco Cossiga, fino a George W.Bush, Michel Platini, Carlo d’Inghilterra, Maria Pia Fanfani, Giorgio Napolitano, Silvio Berlusconi, Bill e Hilary Clinton, Nicolas Sarkozy..

..Un episodio ameno che ricordi in particolare?

“Qualche anno fa avevo inviato all’allora Presidente Berlusconi, già nostro cliente, un paio di scarpe artigianali realizzate per nostro conto, annotando: «Presidente, vorrei farle le scarpe!» e la sua risposta fu assai ironica e garbata: «Il modo che Lei ha scelto per farmi le scarpe è decisamente quello che preferisco!»

..Il più bizzarro?

“Mi viene in mente tanto tempo fa Giancarlo Capone, che ci faceva realizzare solo per lui cravatte con punta asimmetrica..”

..Un “ultimo arrivato”?

..Bhè, poco tempo fa Michelle Obama ha molto apprezzato i nostri foulard!”

 

Una cravatta Marinella sta al guardaroba di un gentleman come un buon caffè alla tavola di ogni napoletano doc.

Da giovanissimo hai venduto le tue prime cravatte al Signor Barilla..

Ogni mattina alle 6.30 caffè e sfogliatelle per i primi clienti (..insieme ai cannoli degli amici siciliani che spesso sbarcano presto da Palermo)..

Qualche mese fa un evento culinario con Voiello, in cui ti sei cimentato in tre ricette nostrane..

Insomma la tua vita è di certo scandita dalla buona cucina napoletana (e non solo).

“Ogni giorno qui nella cucina del laboratorio alle 13.30 il nostro cuoco e alle 15.00 il nostro pasticciere ci coccolano col meglio della tradizione partenopea: non vogliamo perdere questa buona abitudine! E poi non mancano le frequenti gare a tema culinario tra noi di negozio, showroom e sartoria..”

Da partenopeo di razza, qual’è un must irrinunciabile sulla tua tavola?

“Sono un pastaiolo convinto: spaghetti pomodoro fresco, basilico e parmigiano.”

Dacci una tua dritta per un pranzo o una cena “verace” qui in centro.

“..Da Stella su via Partenope: baccalà 10 & lode o insalata Stella con zucchine e ..ricetta segreta! Oppure sulla terrazza davanti al mare del Circolo Posillipo: cucina eccellente!”

 

Grazie per quest’ora insieme e ..felice anniversario, Maurizio!

 

di Claudia Pedicchio e Gianmarco Chianese

testo di Salvio Parisi

5 Comments
  • alberto pozzato
    giugno 19, 2014

    Le cravatte Marinella le conservo anche se di cravatte non ne metto più..indistruttibili e sempre à la page. ah dimenticavo ho anche una bellissima cintura!!!

  • Manuela
    giugno 19, 2014

    Congrats congrats……per te amico mio
    Salvio Parisi Iloveyou

  • laura
    giugno 18, 2014

    Il primo blog-magazine che ci accompagna in un magnifico viaggio dalla moda alla gastronomia.
    Gazie Salvio Parisi

  • Gianmarco
    giugno 18, 2014

    Un pezzo della storia di Napoli, della creatività della nostra terra.
    Un esempio di imprenditoria di qualità fatta da persone vere legate al fatto a mano ed al MADE IN NAPLES, quello autentico!

  • Joffrey Ferraiuolo
    giugno 18, 2014

    We do love Marinella ties from ever…

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