«Festa a Vico»: la sagra stellata e solidale di Gennarino Esposito

Oltre 215 mila euro: è questo il bilancio donazioni della 15° «Festa a Vico», la kermesse benefica pensata e messa in campo dal cuoco bistellato Gennarino Esposito, che da Vico Equense dove brilla la sua “Torre del Saracino” a ogni inizi giugno lancia al mondo non-solo-gastronomico un’invito al convivio griffato, salutare e solidale.

«Non siamo di un altro mondo»: un proclama che sottolinea la fatica quotidiana di bravi artigiani del gusto lontano da facili riflettori.

Per questo l’edizione appena terminata ha ospitato in 3 sere on the road un numero straordinario di noti chef, pizzaioli e pasticcieri dalla Campania e dall’Italia, ma non di meno di appassionati, turisti, addetti ai lavori o stampa e soprattutto un pienone di donazioni.

Risultato? Una Festa (..con “F” maiuscola) che per l’alto contenuto di qualità professionale, spessore culturale e territoriale, partecipazione entusiastica da ogni dove fa onore al talento, le aziende e tutta l’enogastronomia nostrana!

In un primo pomeriggio gli assaggi negli store del centro, a seguire una serata di gala coi migliori stellati nella storica pizzeria da Gigino e poi il gran finale tutti assieme per “street food & dessert storm” sul lungomare di Marina d’Equa: un’euforica marcialonga della tavola per respirare la Costiera, deliziare il palato e aiutare 5 onlus nostrane sotto l’hashtag #cuoriesapori.

Per menzionare solo alcuni dei presenti: Peppe Aversa (“Il Buco” – Sorrento), Ernesto Iaccarino (“Don Alfonso 1890” – Santagata sui due Golfi), Peppe Guida (“Osteria Nonna Rosa” – Vico Equense), Cristina Bowerman con l’inconfondibile ciuffo fluo (“Glass Hostaria” – Roma), Pasquale Torrente (“Il Convento” – Cetara a Salerno), Lino Scarallo (“Palazzo Petrucci” – Napoli), Paolo Barrale (“Marennà” – Sorbo Serpico ad Avellino), Vincenzo Guarino (“Il Pievano” – Gaiole in Chianiti a Siena), Gianluca D’Agostino (“Veritas” – Napoli), Giuseppe Iannotti (“Kresios” – Telese Terme a Benevento), Giovanni De Vivo (“Il Mosaico” – Ischia), Paolo Gramaglia (“President” – Pompei), Enzo Piccirillo de La Masardona, Antonio Grasso di Gorizia, Ciro Salvo di 50 Kalò, Gino Sorbillo, Luca e Gianni Castellano, Alfonso Pepe, Leopoldo Infante, Scaturchio, Salvatore Capparelli, Marco Infante e persino i giapponesi Shigeru Nakaminato e Akio Nishikawa.

 

di Salvio Parisi

No Comments Yet.

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *